Sensore di temperatura:
in un piccolo ufficio moltissimo potrebbe essere fatto per ottimizzare i consumi, ma dispositivi elettronici intelligenti necessitano un uso corretto
Risparmiare. Non aggiornare o implementare i sistemi. E poi dover onorare i costi dell’energia elettrica o, peggio, dover recuperare quanto possibile degli archivi mantenuti su PC. No è una realtà distopica, ma quello che concretamente avviene in piccoli uffici progettati all’interno di edifici residenziali, senza i dovuti accorgimenti iniziali.
Di recente, abbiamo avuto modo si confrontarci con un esperto su una questione, ovvero il fatto che le piccole aziende si appoggino a server esterni in modo tale da non doversi occupare della manutenzione dei medesimi. Indubbiamente è una soluzione ideale, eppure non tutti la adottano. In parte, forse, per ragioni economiche, in parte perché si pensa che aziende di servizi non necessitino se non di una rete interna che permetta di condividere cartelle e file.
Allora deviamo per un istante dal concetto di disaster prevention e pensiamo ad un appartamento adibito, appunto, ad ufficio. Di domotica e risparmio energetico si parla da molto tempo, eppure, abbiamo avuto modo di vederli con i nostri occhi, il concetto che l’elettronica possa portare benefici dal punto di vista del risparmio energetico molto spesso è un concetto ancora da metabolizzare, soprattutto nel settore dei servizi. Il risparmio energetico è una cosa cui si presta molta attenzione, raramente lo si fa in un ottica green. Eppure, indipendentemente dal modo in cui lo si definisce, ottimizzare i consumi nel ‘microcosmo’ avrebbe, se compiuto su larga scala, effetti benefici sul ‘macrocosmo’.
Qui, in modo più approfondito, si è parlato di domotica in senso ampio, di building automation, di benessere dei luoghi antropizzati. Si torni invece al piccolo ufficio di cui si sta parlando e si colleghi ad ogni PC presente in ciascuna delle sale un sensore di temperatura Serverflu: nessuna manutenzione grazie al fatto che è privo di batteria, solo una persona, un impiegato dell’ufficio stesso, cui possano giungere email di alert sulla propria casella di posta nonché SMS che segnalino il variare delle condizioni ambientali nelle diverse stanze. Il sensore di temperatura di Magiant si occuperebbe di tutto il resto, soprattutto perché ogni dispositivo pen drive, collegato mediante ingresso USB al PC destinato, tra l’altro, può venire parametrizzato facilmente. Il software in dotazione non richiede infatti conoscenze informatiche approfondite, guida l’utente passo a passo e quest’ultimo deve solo occuparsi di impostare soglie idonee. Il sensore di temperatura, a questo punto, segnalerà ogni variazione permettendo di spegnere i singoli dispositivi di condizionamento in caso di superamento dei parametri di comfort.
Domotica essenziale, ma risparmio energetico garantito. Mai più sale riunioni o uffici vuoti in cui gli impianti per la regolazione della temperatura consumano senza che ve ne sia la necessità. Se poi si vuole chiamarla domotica green, non è così inappropriato.
M.F. Pria
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