Monitoraggio di temperatura e umidità:
grazie a dettagliate linee guida è possibile progettare o migliorare la propria struttura veterinaria usufruendo dei vantaggi dati dal controllo del microclima
ISVRA (Italian Society of Vetrinary Regional Anaesteshia) ha messo a disposizione delle importanti informazioni riguardo ai requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi in ambito veterinario che sottolineano, in particolare, l’importanza, tra l’altro, del monitoraggio di temperatura e umidità nei tre ambienti in cui avviene l’intero ciclo operatorio, ovvero la zona di preparazione, la sala operatoria in senso stretto, dove la zona deve essere il più controllata e sterile possibile, e l’area di risveglio. ISVRA sottolinea inoltre l’importanza di avere le aree per la diagnostica e la chirurgia meno invasiva siano il più attigue possibile al blocco operatorio tripartito di cui sopra.
Se i requisiti essenziali della zone di preparazione di quella di risveglio sono, entro certo parametri, meno stringenti, lo stesso non si può dire della sala operatoria. Da una parte vi sono le apparecchiature indispensabili, ovvero:
- flussometri ed evaporatori per il caricamento degli anestetici e il controllo dell’apparecchio per l’anestesia medesima;
- sistema di ventilazione manuale (tuttavia sconsigliato come si vedrà a breve);
- materiale medicale per la rilevazione dei parametri vitali.
Dall’altro lato vi sono le necessità di monitoraggio di temperatura e umidità, poiché la sala operatoria deve essere in grado di mantenere una temperatura compresa tra i 20e i 25 °C e un’umidità del 65% con tolleranza del ±2%, ovvero un microclima ottimale perché l’animale non soffra a livello di parametri vitali – comunque costantemente controllati. Lo stress che un impianto di ventilazione manuale, guastandosi, può provocare agirebbe infatti su un organismo di per sé sottoposto a forzature, necessarie ma potenzialmente pericolose. Senza sottovalutare che un medico veterinario, durante le operazioni, può non percepire mutamenti di temperatura e umidità e certo non può interrompersi dal proprio operato per andare a controllare un termoigrometro da parete.
Una soluzione di impatto economico del tutto ragionevole è quella di attuare il monitoraggio di temperatura e umidità mediante Serverflu: il controllo è costante e, mediante prolunga, è possibile posizionare il PC cui il sensore si collega all’esterno, minimizzando i pericoli di contaminazione e permettendo al personale che si trova all’esterno della sala operatoria di controllare in tempo reale le condizioni all’interno. A quel punto solo in caso di variazioni stressanti, il sistema Umiflu di monitoraggio di temperatura e umidità – correttamente impostato – segnalerà la criticità delle condizioni permettendo un intervento tempestivo. Senza tralasciare che in caso di PC non presidiato si possono ricevere alert via email o SMS personalizzando gli indirizzi e i numeri telefonici.
M.F. Pria
Sono amici, compagni e si affidano a noi. Il minimo che possiamo fare è, in casi sfortunati, portarli in cliniche… http://t.co/NfeMfGCFLO